Pesca una carta: imprevisti.
La sveglia suona a un orario inconsueto: 5.15.
La colazione ci è stata offerta dall'hospitalero facendo presagire un'ottima giornata.
Purtroppo così non è stato:
-pioggia e freddo hanno condizionato il cammino.
-saremmo dovuti arrivare entro le 3 all'ostello del Monte do Gozo, pena annullamento della prenotazione.
Cammin facendo ci siamo però resi conto che l'albergue non era a Monte do Gozo (a 6 km dalla meta tanto agognata) ma a soli 2 km dalla cattedrale di Santiago. Questo equivoco è stato generato dal fatto che il vademecum degli albergues conteneva un gravissimo errore.
Riassumendo:
1) salta la pausa pranzo con annesso relax
2) 25 km one shot
3) morale della truppa sotto le ginocchia disfatte.
All'arrivo: albergue molto carino, tranne per gruppo di scout molesto con annessi piedi puzzolenti. Lavadora super profumata, secadora. Vespri, coi piedi nella fontana, cena... nanna.
Questa mattina.
Come veri pellegrini abbiamo raggiunto la cattedrale con la mochilla in spalla.
Lodi in piazza, ancora pressoché vuota, visita al santo... veglia di preghiera ad limina apostoli. Ha seguito veglia di un'ora e mezza di fila in attesa di ricevere la compostela.
Despues: colazione e sistemazione nel nuovo albergue, molto bello.
Nella messa dei pellegrini delle 12 Beatrice ha gioito del suo "privilegio celiaco": ha infatti avuto accesso ai primissimi seggi della cattedrale in virtù della sua patologia genetica. Da segnalare che, purtroppo, il butafumero non si è mosso.
Pomeriggio dedicato interamente al relax, lo shopping, la preghiera.
Domani don Gabriele ritornerà, un po' triste, in Italia. Ma... ¡sigue mañana!
¡Estais despiertos!