domenica 30 luglio 2017

La fine del cammino?

Pesca una carta: imprevisti.

La sveglia suona a un orario inconsueto: 5.15.
La colazione ci è stata offerta dall'hospitalero facendo presagire un'ottima giornata.
Purtroppo così non è stato:
-pioggia e freddo hanno condizionato il cammino.
-saremmo dovuti arrivare entro le 3 all'ostello del Monte do Gozo, pena annullamento della prenotazione.
Cammin facendo ci siamo però resi conto che l'albergue non era a Monte do Gozo (a 6 km dalla meta tanto agognata) ma a soli 2 km dalla cattedrale di Santiago. Questo equivoco è stato generato dal fatto che il vademecum degli albergues conteneva un gravissimo errore.

Riassumendo:
1) salta la pausa pranzo con annesso relax
2) 25 km one shot
3) morale della truppa sotto le ginocchia disfatte.

All'arrivo: albergue molto carino, tranne per gruppo di scout molesto con annessi piedi puzzolenti. Lavadora super profumata, secadora. Vespri, coi piedi nella fontana, cena... nanna.

Questa mattina.
Come veri pellegrini abbiamo raggiunto la cattedrale con la mochilla in spalla.
Lodi in piazza, ancora pressoché vuota, visita al santo... veglia di preghiera ad limina apostoli. Ha seguito veglia di un'ora e mezza di fila in attesa di ricevere la compostela.

Despues: colazione e sistemazione nel nuovo albergue, molto bello.

Nella messa dei pellegrini delle 12 Beatrice ha gioito del suo "privilegio celiaco": ha infatti avuto accesso ai primissimi seggi della cattedrale in virtù della sua patologia genetica. Da segnalare che, purtroppo, il butafumero non si è mosso.

Pomeriggio dedicato interamente al relax, lo shopping, la preghiera.

Domani don Gabriele ritornerà, un po' triste, in Italia. Ma... ¡sigue mañana!
¡Estais despiertos!

Finalmente a Santiago!!!

Siamo arrivati!!
Entro sera i dettagli

venerdì 28 luglio 2017

Quinta tappa




Sveglia ore 5.15, partenza da Melide alle 6.30 dopo una frugale colazione, rapidamente compensata dopo 6 km con un totale di 4 croissant giganti e 4 "napoletana" traboccanti cioccolato (più un panino burro e marmellata gluten-free).
Rifocillati e felici, siamo ripartiti alla volta di Arzùa, trovando lungo la strada, tra lo stupore generale, due chiese aperte.
I 32 km della tappa del giorno precedente si sono fatti sentire, così, una volta finito il pranzo, un bucolico campo ha generosamente accolto le nostre vacillanti e malferme membra. A pie' pagina ampia documentazione fotografica.
Non appena ci siamo ricomposti, abbiamo raggiunto la nostra meta: Salceda. All'entrare della camera ci siamo resi conti che, assieme a noi, un'ignota pellegrina aveva già trovato sistemazione. Sarà stata contenta, all'uscita dalla doccia, di trovare la stanza che credeva tutta per sé occupata da 7 simpatici italiani.
Ci siamo poi riuniti per condividere le nostre riflessioni sui brani di oggi sulla moltiplicazione dei pani e dei pesci (Mc 6, 30-56 e 8, 1-26).
Riusciamo a scorgere, ad appena 30 km, la meta. Domani ne faremo 25, fino ad arrivare al Monte do Gozo.



giovedì 27 luglio 2017

Quarta tappa


Abbiamo passato la notte in camerata con: spagnoli, coreani, sposini in luna di miele (decisamente molto affettuosi e disinibiti), coreani, famigliola, sloveno, chitarrista e coreani.
Alle ore 5.15 la sveglia è suonata e, sì come zombie, dato il mortal fetore, deambulavamo verso il recesso per espletar le natural funzioni.
Breve colazione e partenza prima dell'alba .
Dopo circa 4 km seconda colazione, lodi e lettura dell'odierno evangelo (Mc 5).
Poi in cammino verso Palas de Rei dove abbiamo pranzato di fianco alla chiesa.
Siamo subitamente ripartiti alla volta di Melide. Lungo la strada ci saremmo fermati per ammirare la chiesa di Leboeiro (chiusa) e il crocifisso con il braccio abbassato nella chiesa di Furelos (chiusa).
A Melide, dopo aver lavato le nostre sudice e stanche membra, abbiamo preso parte alla Messa della comunità (gettando il solito scompiglio con l'ostia celiaca). Don Gabriele avrebbe voluto concelebrare ma oppresso dall'onta di essere stato scambiato per un bagnante dal sacerdote titolare ha tosto rinunciato.

Per finire condividiamo un pensiero parabolico nato dalla meditazione seria e un po' faceta sulla lotta tra il bene e il male:
"Chi non caga muore gonfio. Fai uscire il male che è in te".

Foto 1: alba del giorno prima alle 6.20
Foto 2: gruppo davanti alla chiesa
Foto 3: siesta. Trova Michele
Foto 4: trova i pellegrini stanchi.
Foto 5: trova don Gabriele

Ultima foto: l'alba del giorno giusto 

mercoledì 26 luglio 2017

Terza tappa bis

Gesù dentro di me

Oggi: sveglia ore 5, lodi ore 5.30, partenza ore 6: buio e cielo stellato. Nebbia e freddo fino alle 8. Poi abbondante colazione (anche senza glutine), preghiera meditativa nel cimitero e abbiamo proseguito in silenzio fino a Portomarin (simpatico paesino galiziano che si affaccia sul fiume Miño) meditando sulla parabola del seminatore e chiedendoci in quale terreno ci possiamo identificare.
Dopo pranzo abbiamo proseguito in mezzo a boschi di eucalipti e campi di mais fino a giungere a Gonzar dove condividiamo l'esperienza con altre 20 persone in camerata.
Dopo una Laura cena siamo pronti per andare a letto.
Domani ci aspetta una tappa un po' lunga... 31500 metri. pregate per noi!!

domenica 23 luglio 2017

PRIMA TAPPA



PRIMA TAPPA





Marco 1,16-45
Gesù ci chiama ad essere cristiani negli incontri che facciamo ogni giorno.
Come oggi con Alvaro con cui c'è stato uno scambio di zaino e con la nonnina apparsa all'improvviso tra galline e mucche offrendoci delle crepes 







sabato 22 luglio 2017

TERZA TAPPA

 

TERZA TAPPA 

Barbadelo - Gonzar
25 km











SECONDA TAPPA

 

 

SECONDA TAPPA 



 La novità che Gesù porta nella mia vita

Un inaspettato cambio di percorso (la guida va letta prima di partire , non dopo! E mai fidarsi della memoria di Michele)  ci ha costretto a rivedere il nostro itinerario decidendo, nonostante i primi dolori muscolari, di aggiungere altri 5 km.
Abbiamo fatto bene ad osare perché siamo capitati in un ostello molto bello. Nel borgo c'è anche la festa di San Giacomo con i fuochi d'artificio (anche in pieno giorno!)